A cura di: M. Quattrini
Dal 25 aprile al 2 maggio 2020 si terrà l’ottava edizione del Torino Jazz Festival, un omaggio al jazz in tutte le sue declinazioni espressive. In cartellone, insieme ai grandi nomi internazionali, artisti di ricerca ed eccellenze del territorio. Gli 8 giorni di programmazione saranno, come sempre, ricchissimi di produzioni originali.
Il TJF – grande evento culturale primaverile – nelle ultime due edizioni ha conquistato, grazie alla sua attenzione al contemporaneo, una precisa identità nel panorama internazionale.
Diretta dai musicisti Giorgio Li Calzi e Diego Borotti, la rassegna jazz porterà centinaia di artisti a esibirsi, a prezzi popolari, sul palco delle OGR, nei club della città e in varie sale da concerto dal Piccolo Regio al Conservatorio Giuseppe Verdi e in altri luoghi della città.
Il TJF 2020 cresce ancora: in programma, insieme ai grandi concerti, molte iniziative tra cui i Torino Jazz Meetings (dove si incontrano gli operatori del settore) e le incursioni musicali dei Jazz Blitz in luoghi atipici.
Nel programma del Festival, in via di definizione, si segnalano:
Salif Keita “Un autre blanc” (30 aprile, OGR, unica data italiana) Discendente diretto del fondatore dell’impero del Mali, Sundjata Keïta, Salif Keita viene emarginato dalla comunità perché albino. Trova fuori dai confini del Mali le condizioni per potersi esprimere. La sua musica, che incorpora vari stili tradizionali dell’Africa occidentale mescolandoli a suggestioni europee e americane contemporanee, ha saputo conquistare il pubblico trasformando Salif Keita nel patriarca indiscusso della musica africana contemporanea. Esponente di punta della world music negli anni Novanta, è stato tra i primi a trattare nelle canzoni tematiche sui migranti, collaborando con artisti internazionali, come nel caso del suo disco Papa (1999), prodotto da Vernon Reid, che il TJF ospita in un altro concerto. Celebrando i cinquant’anni di carriera, Keita stila un bilancio definitivo in quello che ha dichiarato essere il suo ultimo disco, “Un Autre Blanc”: Una celebrazione della propria umanità nell’essere “un altro bianco”; un grido di denuncia per i diritti civili negati agli albini, ancora soggetti a pesanti discriminazioni in varie zone dell’Africa; il tutto filtrato dall’omaggio al suo adorato Mali.
Zig Zag Power Trio feat. Vernon Reid, Will Calhoun & Melvin Gibbs (30 aprile, Auditorium del Conservatorio, prima data in Europa). Saliranno sul palco tre leggende della musica, Vernon Reid e Will Calhoun, membri fondatori dei Living Colour, insieme al bassista Melvin Gibbs (Rollins Band e Arto Lindsay), per dare vita a un live ricco di energia e groove contagiosi che pescano a piene mani nelle loro comuni radici funk e jazz. I tre metteranno apparentemente in secondo piano i loro infuocati trascorsi hard rock per scavare nella musica con libertà, quella che un power trio può consentire al meglio. Come ha scritto The New Yorker: “Un trio di grande potenza che porta in dote il noise, il funk, il rock e il jazz.”
Bireli Lagrene & Charlier/Sourisse ‘Multiquarim Big Band’ in ‘Remember Jaco Pastorius’(28 aprile OGR, prima data in Italia). La scomparsa di Jaco Pastorius, ha lasciato un vuoto immenso nel mondo della musica. Pastorius nella sua carriera è stato una colonna portante dei Weather Report nel loro periodo di grazia, ha inciso con Herbie Hancock, accompagnato Joni Mitchell e suonato con chitarristi del calibro di Pat Metheny, Mike Stern e… Biréli Lagrène. Il virtuoso chitarrista francese, erede della tradizione manouche di Django Reinhardt, per rendere questo omaggio ancora più sorprendente, abbandona per una volta il suo amato strumento e imbraccia quello preferito da Jaco, il basso elettrico fretless. Accompagnato da una big band dalla sorprendente energia, il concerto pesca a piene mani nei dischi da leader di Pastorius e recupera qualche brano immortale dei Weather Report.
Peter Erskine Trio (25 aprile, Auditorium del Conservatorio). Duttile come pochi altri batteristi, Peter Erskine è un’icona del jazz mondiale che ha scritto pagine di storia musicale. Votato miglior batterista dell’anno per dieci volte dai lettori del Modern Drummer Magazine, dopo aver suonato nei Weather Report, con Joni Mitchell, Michael Bublé, Diana Krall, solo per fare qualche nome, e vinto due Grammy Awards, Erskine privilegia negli ultimi anni la sua attività di leader. Il trio acustico lo vedrà affiancato dal prezioso pianista Alan Pasqua e dal contrabbassista Darek Oles,.
Inedita collaborazione tra la Filarmonica TRT e il Torino Jazz Festival (27 aprile, Teatro Regio). Protagonista di questo incontro sarà Gianluigi Trovesi, uno dei jazzisti italiani più prestigiosi di sempre, con il suo Ensemble incontra la tromba di Fabrizio Bosso e la Filarmonica TRT diretta da Stefano Montanari, con gli arrangiamenti di Corrado Guarino . Trovesi si esibirà nella doppia veste di interprete al clarinetto e di compositore: il concerto esplora gli universi sonori a lui cari, spaziando dalle danze della tradizione popolare alla musica rinascimentale e barocca, dall’improvvisazione di matrice jazzistica alle riletture originali di materiali verdiani e schubertiani.
Inoltre, in occasione del ventennale del Museo Nazionale del Cinema e di Film Commission Torino Piemonte – anno che la Città di Torino dedica alla settima arte – il TJF presenterà un evento speciale, in esclusiva europea, dove musica e cinema dialogheranno alla pari in una grandiosa coproduzione TJF- Museo Nazionale del Cinema, pensata appositamente per festeggiare il doppio compleanno. Il trio di Bill Frisell, uno dei massimi esponenti del jazz contemporaneo, da sempre abituato a spaziare tra più generi, mercoledì 29 aprile al Cinema Massimo, incontrerà il cineasta Bill Morrison, un geniale sperimentatore, capace, nelle sue pellicole, di mescolare magistralmente musica e immagini.
Il Festival è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino.
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