C.S. di Maria Cristina Gasperini/Istituto Giapponese di Cultura
Una Mostra a cura di: Hiroshi Kashiwagi (critico di design, professore Musashino Art University), Masafumi Fukagawa, Shu Hagiwara (Design Director), Noriko Kawakami (giornalista, Direttore Associato di 21_21 DESIGN SIGHT).
Una selezione di cento pezzi, tra design domestico/elettrodomestico e classici prodotti dagli anni ’50 in poi, testimoni dei trend estetici, economici e sociali di un Giappone che si esprime in maniera poliedrica, purchè all’insegna di una quotidianità bella da vedere e tecnologicamente ineccepibile. Dalla leggendaria bottiglia della salsa di soia Kikkoman, alla Nikon F, fino a esoscheletri, automobili e aerei.
La materia è suddivisa nelle 10 sezioni: Design giapponese classico/mobili e casa/tavola e cucina/abbigliamento e accessori/Infanzia/cancelleria/tempo libero/sanitaria/primo intervento/trasporti.
Così i curatori:
Hiroshi Kashiwagi: “la mostra presenta 100 oggetti giapponesi, 89 design di oggi e 11 caratteristici degli ultimi decenni. È stato rilevato che ciascuno di noi utilizza quotidianamente 20.000 oggetti, pertanto i 100 in questione appaiono poca cosa. Eppure li ritengo sufficienti per fare luce su molti aspetti della cultura del Giappone contemporaneo. Popolari o sofisticati, non tutti gli oggetti presenti hanno linee poderose ed essenziali; alcuni mostrano chiaro il retaggio ancestrale della tradizione nipponica. La bipartizione è tipica delle tendenze attuali , e la mostra può trasformarsi nell’enorme caso studio Giappone o in un più leggero, immaginario viaggio in un paese straniero”.
Noriko Kawakami: “il perfetto connubio tra spirito artigianale e disegno contemporaneo, coadiuvato da un’industria spesso al servizio di tradizione e manualità, rappresenta la cifra distintiva del design giapponese nel mondo”.
Masafumi Fukagawa: “ho individuato tre componenti comuni del design giapponese contemporaneo, ATTENZIONE verso la relazione tra uomo e ambiente, PERFEZIONISMO, per cui tecniche e materiali tradizionali si aggiornano o persistono, CONNESSIONI ovvero i nuovi prodotti scaturiti dalla velocità della comunicazione digitale”.
Shu Hagiwara: “la resistenza dei centri di produzione regionali ha reso possibile la trasmissione delle tecniche e dei concept estetici ai giorni nostri, in Giappone e nel mondo”.
Osservare la cultura contemporanea giapponese attraverso 100 design Hiroshi Kashiwagi.
“Nel 2013 il monte Fuji è registrato come Patrimonio dell’Umanità e la cucina giapponese è designata Bene Culturale Immateriale. Di conseguenza, molti hanno potuto farsi un’idea del monte Fuji e della cucina nipponica. Mi pare, tuttavia, che il design possa essere veicolo ancora più efficace per avere informazioni sulla diversità di vita e cultura del Giappone contemporaneo. C’è un mare di aspetti osservabili nella produzione di un design, nella tecnologia che lo rende possibile, la sua funzione, la struttura che può renderlo applicabile e il gusto dei fruitori quanto a materiale, forma e colore. Esistono innumerevoli possibilità per risolvere i problemi relativi all’utilizzo di un prodotto. Persino un oggetto semplice come un apribottiglie o una clip può essere concepito e disegnato in mille modi diversi. La funzione di alcuni degli oggetti esposti in Japanese Design Today/100 potrebbe non essere immediatamente riconoscibile a causa della linea innovativa, pensata in rispostaal problema posto.
Alcuni design industriali seguono i recenti trend globalistici, altri perseguono la tradizione giapponese, altri riflettono il gusto delle masse: la maggiore o minore complessità è dettata dalla cultura di chi produce e usa.
Quando siamo in viaggio, osserviamo edifici, oggetti nelle vetrine, gli abiti indossati dalla gente; tutto è stato disegnato da qualcuno, tutto può darci informazioni sulla cultura locale.
La mostra presenta 100 oggetti giapponesi, 89 design di oggi e 11 caratteristici degli ultimi decenni. È stato rilevato che ciascuno di noi utilizza quotidianamente 20.000 oggetti, pertanto i 100 in questione appaiono poca cosa. Eppure li ritengo sufficienti per fare luce su molti aspetti della cultura del Giappone contemporaneo. Popolari o sofisticati, non tutti gli oggetti presenti hanno linee poderose ed essenziali; alcuni mostrano chiaro il retaggio ancestrale della tradizione nipponica. La bipartizione è tipica delle tendenze attuali , e la mostra può trasformarsi nell’enorme caso studio Giappone o in un più leggero, immaginario viaggio in un paese straniero”.
giovedì 12 aprile 2018 ore 18.30 inaugurazione|visita guidata|sake
ingresso libero fino a esaurimento posti, orario:
lun-ven 9.00-12.30/13.30-18.30 merc fino alle 17.30 sab 9.30-13.00 ingresso libero
Istituto Giapponese di Cultura via Antonio Gramsci 74 00197 Roma info: 06 3224754 www.jfroma.it
visite guidate gratuite su prenotazione allo 063224754