Di: redazione
Sta per concludersi la XII edizione di ITALIADOC 2018, la rassegna ospitata dalla Casa del Cinema di Roma, sotto la cura e la supervisione di Maurizio Di Rienzo.
L’appuntamento di quest’anno ha voluto portare sul grande schermo una rassegna dei migliori documentari del 2017; 10 girati dedicati ai ritratti individuali di alcuni fra i più amati protagonisti del mondo della cultura, affiancati ai documentari che offrono uno spaccato sociale ed una testimonianza dei costumi moderni.
L’ultimo appuntamento di lunedì 7 maggio prevede una doppia proiezione: in apertura ci sarà Tracce di Bene a firma di Giuseppe Sansonna, che ha voluto qui ricordare la figura di Carmelo Bene; a seguire sullo schermo sarà la volta di Il Signor Rotpeter, la creazione di Antonietta De Lillo, un’opera liberamente ispirata ad un noto racconto di Franz Kafka.
IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO
Lunedi 7 maggio ore 18.30 TRACCE DI BENE di Giuseppe Sansonna Italia, 2017, 56′ documentario che racconta la figura di Carmelo Bene
“Cambiava voce, puntualmente. Tornava bambino, anche negli ultimi mesi di vita. Gli bastava sprofondare nei ricordi e Carmelo Bene riacquistava un timbro argentino, da Pinocchio fragile, eccitato da lampi lucignoleschi. Si spogliava così delle crudeltà amletiche e delle amplificazioni elettroniche. Accantonava il tono da belva reclusa delle ribalte televisive e cominciava a ridere teneramente di sé, e delle mignotterie della vita. L’idea fondativa del film consiste nel recuperare questo sussurro medianico, da scatola nera, per trasformarlo in voice over. Ricostruendo, senza didascalismi, il cinema che la voce evoca”.
a seguire l’incontro con il regista: conduce Maurizio di Rienzo
———————————————————————————
Lunedi 7 maggio ore 19.45 IL SIGNOR ROTPETER di Antonietta De Lillo Italia, 2017, 37′ doc ispirato da un racconto firmato da Franz Kafka su una scimmia diventata uomo.
“Sulle pagine di una rivista, nel 1917, appare un racconto firmato da Franz Kafka. Il racconto – una relazione per un’Accademia – è una lezione universitaria tenuta dal Signor Rotpeter, una scimmia diventata uomo, nella quale si ripercorrono le fasi della sua metamorfosi. Il ritratto immaginario di Antonietta De Lillo si muove su due piani: da una parte i frammenti della lezione universitaria kafkiana, come fossero la messinscena del suo passato, dall’altro il suo presente. La regista crea un personaggio cinematografico che porta in sé istanze senza tempo quali libertà, sopravvivenza, via d’uscita, e ne fa un ritratto immerso nella nostra contemporaneità. Attraverso questa narrazione inedita Antonietta De Lillo dà vita a un Rotpeter “napoletanizzato”: cammina per le strade di Napoli, nei giardini comunali di Molosiglio, percorre le scale dell’Università Federico II, osserva le famiglie che trascorrono la domenica nel bosco di Capodimonte, e infine concede a una invisibile giornalista una lunga intervista”.
A chiudere la giornata il gran finale che prevede l’incontro con Antonietta De Lillo e Marina Confalone, “cui verrà consegnato il Premio speciale dei Nastri d’Argento del Documentario attribuito dal SNGCI – presieduto da Laura Delli Colli – per la sua straordinaria interpretazione del ruolo del titolo. Conduce Maurizio di Rienzo”.