A cura di: M.R.Grifone – Ufficio Stampa SIAE
All’indomani dell’approvazione del decreto legge “Cura Italia”, incentrato sugli interventi economici del Governo alla luce dell’emergenza Covid 19, il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol ha scritto al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini per ringraziarlo per la sensibilità mostrata nei confronti del settore culturale in un momento così delicato per il nostro Paese.
“Voglio anzitutto esprimere, anche a nome delle varie componenti del mondo autorale che in quanto Presidente di questa Società rappresento, il più sincero plauso e ringraziamento a Lei ed all’intero Governo per la notizia dell’inserimento, nel nuovo decreto legge di misure economiche per la drammatica emergenza coronavirus, di una corposa serie di disposizioni che vengono incontro alla crisi gravissima degli autori, artisti, lavoratori della musica, del cinema, dello spettacolo e degli altri settori culturali, alla tutela dei quali la SIAE è votata fin dalla sua nascita”: così si legge nella lettera.
Il Presidente Mogol ha sottolineato in particolare l’importanza della disposizione con la quale la quota del 10% dei compensi di copia privata – annualmente dedicata all’iniziativa “Per chi crea” – che è stata in via eccezionale destinata, con riferimento al 2020, agli autori, agli interpreti esecutori ed ai lavoratori autonomi che si occupano della percezione dei diritti.
Con altrettanta soddisfazione, Mogol ha evidenziato l’istituzione, accanto a quelli esistenti, di un Fondo di emergenza di 130 milioni di euro destinato alle imprese del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo dal vivo, di cui una quota consistente dovrà essere assegnata nella fase attuativa tenendo conto dell’impatto economico negativo sugli operatori e sui lavoratori, inclusi artisti, autori, interpreti ed esecutori, conseguente all’adozione delle misure di contenimento del Covid 19.
“Si tratta, complessivamente, di grandi e concreti segnali di attenzione verso quei creatori di felicità per la nostra collettività che sono i compositori e gli artisti della musica, del cinema, del teatro e della letteratura – ha concluso il Presidente SIAE – nonché i lavoratori che ne supportano l’attività, ed in particolare verso la parte più fragile ed economicamente ‘indifesa’ di quella che possiamo chiamare la filiera del diritto d’autore e dei diritti connessi”.