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CONVEGNO LA SPERIMENTAZIONE SUGLI ANIMALI NELLA RICERCA SCIENTIFICA, i metodi alternativi ci sono!

9 Marzo 2015 - ECOLOGIA NATURA ANIMALI

Nell’ambito del Convegno tenutosi presso l’Accademia Nazionale dei Lincei di Roma, culla della cultura italiana e non solo, a noi di Italianbabylon.net, piace evidenziare un riassunto di questo passaggio: ci piace credere, fortemente credere, che in un futuro prossimo cesserà del tutto la macabra e ingiustificata brutale sperimentazione sugli animali, laddove la nostra tecnologia, decisamente più avanzata di quanto la massa percepisce, la possa totalmente sostituire (con la robotica?) con ritrovati non viventi, ottenendo anche  risultati nettamente superiori. Solo così si può mettere la parola fine ad un’inutile, ingiustificabile, imperdonabile barbarie.

Fabiana Carucci

 

Roma, Accademia Nazionale dei Lincei

METODI ALTERNATIVI ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE NELLA RICERCA E NELLA LEGISLAZIONE

Di:
Isabella De Angelis

Abstract

Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria – Istituto Superiore di Sanità, Roma.

Le aspettative rivolte allo sviluppo, validazione ed accettazione normativa dei metodi alternativi (nella più ampia accezione del termine definita dal principio delle 3R), sono recentemente aumentate, sia in ambito legislativo che nell’intera comunità sociale, entrando a far parte del più generale dibattito sulla responsabilità della scienza; qualunque sia l’obiettivo di un esperimento scientifico, chi indaga allo scopo di tutelare la salute umana e dell’ambiente deve rapportarsi con la collettività, a cui idealmente è tenuto a rendere conto per i metodi che usa.
Il riferimento all’uso di metodi alternativi è ampiamente presente in numerosi dei recenti testi legislativi emanati dalla Comunità Europea, regolamenti REACH (2006/1907/EC) e CLP (1272/2008/EC) per le sostanze chimiche, il regolamento cosmetico (2009/1223/EC) o la recente Direttiva sulla protezione degli animali usati nella sperimentazione scientifica (2010/63/EU).
In quest’ultimo testo il riferimento ai metodi alternativi e ai principi di sostituzione, riduzione e perfezionamento è presente lungo tutto l’articolato; in particolare si dichiara espressamente che essi devono essere considerati ogni qual volta si attui una nuova procedura scientifica che preveda l’uso di animali (articoli 4 e 13). Inoltre la Direttiva chiede agli Stati membri di farsi specifico carico dello”…sviluppo e della convalida di approcci alternativi idonei a fornire lo stesso livello, o un livello più alto d’informazione di quello ottenuto nelle procedure che usano animali,….. e prendano tutte le misure che ritengono opportune per incoraggiare la ricerca in questo settore” (articolo 47).
La Direttiva 2010/63 è stata successivamente recepita nel nostro paese attraverso il Decreto Legislativo n. 26 del 4 marzo 2014; anche in questo caso l’importanza di sviluppare, promuovere ed utilizzare approcci alternativi è fortemente evidenziata e motivata.
E’ importante sottolineare, infine, che la messa a punto di metodi alternativi ha fornito un significativo impulso alla ricerca e allo sviluppo di nuovi modelli e tecnologie e, ancora oggi, pochi sono a conoscenza di quanto sia vasto e versatile il valore scientifico delle 3R e il loro potenziale applicativo, soprattutto quando questi metodi vengono combinati in strategie integrate di saggio.