A cura di: redazione
Il Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico) porterà in scena il prossimo fine settimana a Roma uno spettacolo di stampo argentino a firma di Armando Discepolo (traduzione e regia di Stefano Angelucci Marino, con: Autilia Ranieri, Roberto Solofria, Rossella Gesini, Paolo Del Peschio e Stefano Angelucci Marino).
Armando Discepolo è un drammaturgo nativo di Buenos Aires che ad inizio dello scorso secolo tra il 1910 ed 1930 ha visto il periodo più florido della sua creatività , tanto da divenire “uno dei capisaldi della letteratura teatrale sudamericana nonché riferimento letterario per le tematiche inerenti il fenomeno migratorio degli italiani in Argentina“.
“Il fenomeno della migrazione in Argentina si è sviluppato tra la fine dell’800 e l’inizio degli anni ’50 e ha coinvolto varie regioni e vari livelli della popolazione attratta dalla possibilità di una vita qualitativamente migliore – ha raccontato Stefano Angelucci Marino traduttore, interprete e regista dell’opera – molte volte a partire erano famiglie intere che in Italia possedevano terre o animali, gente appartenente ad una borghesia talvolta medio alta che vendeva tutto pensando poi di poter condurre in suolo argentino una vita più ricca. All’arrivo però la realtà era ben diversa”.
Da questa esperienza di molti nostri connazionali, nasce l’ispirazione che ha portato alla creazione di “Stéfano”, opera di Armando Discepolo che è stata anche studiata nelle scuole poichè considerata un caposaldo della letteratura argentina: il protagonista, musicista diplomato al Conservatorio di Napoli e compositore abbastanza apprezzato e soprattutto ambizioso e alla ricerca del successo ad ogni costo, convince padre e madre a vendere i propri beni per trasferirsi in Argentina, in quel del Buenos Aires per “far piover sterline”. La delusione attende Stèfano che infatti vivrà oltreoceano una vita da orchestrale di fila, con una famiglia depressa dove moglie e figli devono accontentarsi di lavori poco appaganti per sbarcare il lunario. Una tragicommedia che racconta l’altra storia, quella di quanti partono per scappare da una quotidianità deludente e priva di prospettive alla ricerca della realizzazione del grande sogno e, invece, non ce la fanno, portando la mediocrità che si lasciavano alle spalle proprio li, dove pensavano di realizzare un sogno svanito nella banalità del quotidiano.
“Stéfano” è la storia di un fallimento, personale e collettivo. Il fallimento di una politica liberale, di immigrati venuti sperando di “trovare l’America”, e di famiglie che, composte da generazioni diverse, sono andate a sbattere contro la dura realtà argentina. Tutto questo in una Buenos Aires di inizio Novecento, e in un mondo in continua evoluzione. La vita di uno è quindi il destino di molti, di moltissimi anzi, considerando che si parla di centinaia di migliaia di immigrati i cui volti sono rimasti impressi nelle sbiadite foto conservate da nipoti di oramai quarta, quinta e pure sesta generazione cui tuttavia luccicano gli occhi ogni qualvolta sentono la parola Italia. L’arte porta alla frustrazione e all’infelicità? L’uomo è condannato a rispettare i processi produttivi imposti dalla società? È necessario evitare i sogni o realizzarli? Questi sono alcuni degli interrogativi che l’opera pone“.
Nell’allestimento proposto da Stefano Angelucci Marino sul palco ci sono otto maschere antropomorfe che permettono la trasfigurazione e l’immedesimazione nella drammaturgia. Un particolare codice espressivo questo, nato dalle suggestioni create dai murales e dai “bamboloni” della Boca, il celebre barrio porteño contraddistinto da una forte impronta italiana. Dialoghi semplici, diretti, scarni. Questi gli elementi formali scelti per raccontare una storia di italiani senza Patria e senza più sogni.
Rappresentata per la prima volta a Buenos Aires nel novembre del 2023 e prodotta dal Teatro Stabile d’Abruzzo, “Stèfano” conclude sul palcoscenico del Teatro Arcobaleno una lunga tournée italiana, permettendo al pubblico di scoprire un autore a noi sconosciuto.
VENERDI 25 e SABATO 26 OTTOBRE 2024 ORE 21.00
DOMENICA 27 OTTOBRE 2024 ORE 17.30
INFO BIGLIETTI E ABBONAMENTI
TEATRO ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico) Via F. Redi 1/a – 00161 Roma
Tel. 06.4402719 / 06.44248154 – e-mail: info@teatroarcobaleno.it – sito: www.teatroarcobaleno.it