Di: redazione
In Umbria è iniziato il conto alla rovescia per la partenza imminente della prossima edizione del Festival Nazionale dei Primi d’Italia, ospitato nei Palazzi storici di Foligno e nelle taverne della Quintana: 16 i Villaggi del Gusto, tutti al chiuso, per fondere la delizia del palato con quella delle molte ricchezze culturali locali. Con l’attenzione sociale alle problematiche attuali, sale anche la proposta dei primi piatti gluten free, anche se non manca la tradizione in tavola con la pasta ripiena, la proposta dei grandi classici ed accanto le novità creative unite alle specialità locali.
Un Festival che ha sempre più un sapore di stampo internazionale: se lo scorso anno, infatti, uno speciale è stato dedicato alla cucina Kosher, quest’anno è la Spagna con la Paella e le sue specialità, l’ingrediente straniero segreto del Festival.
Ben oltre le 200.000 visite hanno segnato l’edizione 2017 e per quest’anno ci si aspetta un nuovo e crescente successo di pubblico. Per quanti arriveranno da ogni angolo d’Italia, e non solo, sarà utile sapere che il Festival ha concluso un accordo speciale con Trenitalia per uno sconto del 30% sugli eventi a pagamento valido per gli abbonati in Umbria e per coloro che sceglieranno i treni regionali. Per chi poi decidesse invece di muoversi in automobile, sono stati predispose delle navette che porteranno direttamente in centro da appositi parcheggi predisposti all’accoglienza.
La voce ufficiale del Festival sarà Radio Subasio, che ne seguirà ogni momento in FM, in streaming su radiosubasio.it oppure scaricando l’app ufficiale.
Aldo Amoni, Presidente di Epta Confcommercio Umbria, ha voluto presentare questa nuova edizione specificando che: “questi eventi danno forza a ciò che noi rappresentiamo, ossia al terziaro, ed un Festival come questo, nasce per esaltare quella che è un’eccellenza della tradizione culinaria italiana, il primo piatto. Il Festival è nato nel 1999, 2 anni dopo il terremoto che ci ha messi in ginocchio, proprio per dare una spinta in più alla rinascita di Foligno, della sua economia, e dell’Umbria tutta. Questo nostro appuntamento è ormai considerato uno dei più importanti in Italia e nelle ultime edizioni stiamo registrando un grande crescendo d’interesse dall’estero; ecco perché mi sento di dire che stiamo vestendo un grembiule sempre più internazionale, anche a stretto contatto con l’attualità”.
L’edizione 2018 vede protagoniste le donne, per essere “A Tavola con le Stelle”, delle chef stellate Viviana Varese di Alice ristorante presso Eataly a Milano (27 settembre), Cristina Bowerman della Glass Hostaria di Roma (28 settembre) e Silvia Baracchi del Relais il Falconiere di Cortona (29 settembre). Madrina del Festival è Anna Tatangelo, sul palco per l’inaugurazione del 27 settembre. Il 30 settembre appuntamento con le Food Experience dell’Auditorium di Santa Caterina che alle 13.00 chiama ai fornelli i più piccoli con il Pranzo di Masha e Orso. I bambini saranno anche attesi poi alle 16.00 presso l’Auditorium di S. Domenico con uno spettacolo tutto per loro.
Alle donne è dedicata a tutto tondo l’attenzione del Festival 2018 che quest’anno ospita, tra le altre, un’associazione femminile, per dare una mano a risolvere le più urgenti e scottanti tematiche d’attualità. Un Festival che celebra quindi i primi piatti italiani, ma sprona anche la cultura, la visita ai musei ed alle ricchezze locali, approccia i più piccoli ai virtuosismi del fornello e resta poi al passo con l’attualità e le richieste più urgenti della nostra società.
L’Assessore della Confcommercio Giovanni Patriarchi mette il punto sull’importanza storica ed economica di questo evento, “che ha dato una grossa spinta nel piano di crescita culturale di Foligno, non solo creando nuovi posti di lavoro, ma contribuendo anche alla rinascita economica a tutto tondo della città. Si pensi che prima i giovani si muovevano sempre verso Perugia per cercare occasioni di lavoro e socializzazione, laddove oggi avviene spesso il contrario. Molti sono gli eventi di vario genere che richiamano attenzione e partecipazione verso la nostra regione; sicuramente questo Festival ha dato una grande mano a Foligno ed alla sua piena valorizzazione. Pensare che è nato tutto dal primo ristoratore che, con immenso coraggio ha aperto un ristorante la dove non c’era nulla; lo stesso luogo he ora è ricco di iniziative, locali e vitalità”.