Menu

"In giro per l'Italia in Vespa" edito da Giulio Perrone. Una Vespa, il Bel Paese e 34 autori

16 Ottobre 2013 - ARCHIVIO
"In giro per l'Italia in Vespa" edito da Giulio Perrone. Una Vespa, il Bel Paese e 34 autori

 Recensione di: Fabiana Carucci

Questa è la storia di un viaggio attraverso il Bel Paese, alla riscoperta di una grande Nazione e…di se stessi e tutto inizia da…: “Questa Vespa è il mio orgoglio. Soprattutto ora che sono riuscito a rimetterla a nuovo. Mi si stringeva il cuore a vederla in garage, buttata come un vecchio soldato caduto in battaglia, senza più armi e vigore.” Giulio Perrone ha voluto così chiamare all’appello trentatré tra le penne italiane più promettenti, tra cui il nostro direttore creativo ed artistico Giorgia Sbuelz, e fare di una rossa Vespa il fil rouge di un racconto spensierato.

Alex è un giovane inglese di sangue italiano, legatissimo alle sue origini che però conosce solo attraverso i simboli universalmente noti dello Stivale. Ma Alex vuole di più. Lui ha una vecchia Vespa e ad un certo punto la riscopre, la studia, la vede come la risposta ad un suo desiderio e: “Quest’anno però qualcosa è cambiato. Ho smesso di vagheggiare l’Italia dai libri di grammatica o dalle stampe di Caravaggio che insieme a Sophia tappezzano la mia stanza, e ho deciso di fare qualcosa di tangibile. Per mesi, nei pomeriggi liberi, sotto un cielo <fumo di Londra>– è proprio il caso di dirlo…–, ho rimesso in sesto la Vespa. Mi sono attrezzato ben bene, ho chiesto consigli e strumenti a un mio amico meccanico, che sarcastico mi ha detto: <Ma chi te lo fa fare! Lasciala a me e in poche settimane è come nuova! Ma poi, sei sicuro di farcela? Le tue mani non hanno mai visto nient’altro che libri!>”.

Si sa! Grandi sogni, grandi ostacoli: tanto grandi che a volte sembrano quasi impossibili da superare! Eppure il segreto è tutto lì; nel non lasciarsi spaventare! Ecco allora che, se Alex ha potuto vedere Torino dall’alto con le sue strade simili ad una rete che imbriglia la città, innamorarsi di una ragazza che gli dà appuntamento sull’ottavo colle di Roma, oppure lasciarsi coccolare dall’aria del sud e poi togliere il fiato dal monte Etna, sì, quello tutto imbiancato ma con la cima nera da cui esce fuoco, è stato perché poco tempo prima ha avuto il coraggio di credere nelle sue capacità; in quelle capacità che lui per primo, proprio non pensava di avere: Ma io non ho ceduto. Volevo che questa Vespa fosse davvero mia, che guardandola avessi modo di pensare, orgoglioso: è bellissima, funziona ed è tutto merito mio. Come con una figlia. E così è stato. Ma ora che ci faccio con questo gioiellino rosso fuoco? “Battezzarla” in Inghilterra, sotto un bel nuvolone, mi sembra quasi un controsenso. La Vespa è fatta per brillare sotto il sole di una ardente città di mare del sud Italia, per sobbalzare sotto i sampietrini romani, per perdersi nelle campagne toscane e inerpicarsi lungo le vie inginocchiate sotto i monti del Nord. Ma certo! L’equazione è bell’e fatta. Una Vespa, un amore per l’Italia sempre sognato e un’estate che sta cominciando”.

Ora che la Vespa rosso fuoco ha ritrovato il suo antico splendore Alex è pronto. Davanti a lui il Paese più bello al mondo, dove anche se c’è tanto, ma davvero tanto da cambiare, un… bicchiere di vino con Camilla proprio davanti all’Arena di Verona può far degustare la fierezza di un popolo antico; lasciar andare la Vespa su di una strada lastricata a pietre grosse in quel di Rimini, sa regalare l’ebbrezza della libertà da sentirla forte fin dentro ogni poro della pelle; dove puoi scoprire che i…calabroni a Cosenza possono essere molto pericolosi per una…Vespa.

 Alex è pronto: la sua Vespa romba:”ora però mi serve un programma, un itinerario di viaggio…anzi no, proprio no. Mi serve solo pensare, sognare, gustare un lungo giro per l’Italia sulla mia “rossa”. Il resto verrà da sé…”.

To be continued…a Voi la lettura e che il viaggio abbia inizio!

“In giro per l’Italia in Vespa”.

Eccoli dunque qui sotto di seguito gli autori, in ordine di capitolo potremmo dire e, con moltissimo orgoglio ci piace sottolineare ancora la presenza tra loro del nostro Direttore Artistico e Creativo, Giorgia Sbuelz che ha firmato il capitolo intitolato:” L’Ottavo Colle”. Alla nostra Giorgia da me e da tutto il nostro staff i migliori auguri e, forza Giorgia! Fai onore al team di Italianbabylon!!! Scusate il campanilismo ma siamo fieri quando il talento su cui tutti noi di italianbabylon abbiamo puntato emerge e si conferma.

Ma andiamo per ordine. Ecco i capitoli ed i 34 autori:

 

Torino è un paese, Fabio De Masi

Prima della pioggia, Emiliano Stefanelli

La melodia, Alexandra Tempesta

Milano in una mano, Carlo Brugnone

Il cartomante, Lorenzo Galantino

AMCAB. All Municipals Cops Are Bastards, Gabriele Mariani

Mercutio’s sandwich (Verona), Silvia G. Antenucci

Porfido come tartaruga, Marco Medugno

Mutina, Giovanni Mistrulli

Melania, Valentina Olivato

Un’altra Rimini, Maggie Van Der Toorn

Un’avventura fiorentina, Massimo Acciai

Il giorno alternativo, Francesca Dalla Bona

Trasimeno e Magione, Valerio Franchina

Perugia, Laura Ciurnelli

Dalle pagine del diario: Pescara, Eziana Babbore

L’ottavo colle, Giorgia Sbuelz.

Colosseo-Fori Romani-Campidoglio, Angelo Giordano Lalli

Tutte le sere dalle cinque alle otto, Elisa Simonelli

Il passato non muore mai, Claudio Impenna

Michelangelo Merisi detto “Spadino”, Enrico Pittari

Roma/amoR, Luca Attanasio

I paesi delle meraviglie, Antonella Gentili

La Grotta della Vipera, Stefania Mereu

Dal diario di Alex, Rosalia Catapano

L’incanto di Napoli, Vincenza Alfano

Time Lag, Mario Massimo

Ore e controre, Micaela Di Trani

Donna impudente, Rubens Lanzillotti

Cosenza, Domenico Talia

Alex e Loredana, Mavie Parisi

L’incontro con Violetta, Sergio Pitaudi

A San Giovanni Li Cuti, Maria Rita Pennisi e Orazio Caruso