C.S.
Ad essere stati premiati sono i mille volti di un artista eclettico, un disegnatore, un illustratore, uno storyboard-artist, un character designer, un costume designer, un concept artist, un pittore, e persino un insegnante. La carriera di Massimo Rotundo ha toccato tutti i mestieri del disegno, possiamo ben dirlo.
La XXIII edizione di Romics (5-8 aprile 2018) premia il percorso eccezionale dell’artista romano assegnandogli il Romics d’Oro. Rotundo esordisce come disegnatore satirico per il supplemento Satyricon di Repubblica, diretto da Giorgio Forattini, per proseguire su riviste cult come Lanciostory, L’Eternauta, Heavy Metal e l’Écho des Savanes. Nel 1988 pubblica per l’editore francese Albin Michel la serie erotica Ex Libris Eroticis, una rivisitazione a fumetti della letteratura erotica e dell’illustrazione dei primi del Novecento, che lo fa apprezzare in Francia come autore completo. Seguono le interpretazioni a fumetti di opere letterarie, tra le quali La pelle di Zigrino da Balzac e Pig Pig, Pig, dedicata a Pasolini. È inoltre direttore artistico della serie I Grandi Miti Greci a Fumetti di Luciano De Crescenzo (Mondadori/De Agostini).
All’attività artistica Rotundo abbina quella d’insegnante, fondando nel 1993, con Giancarlo Caracuzzo, Paolo Morales, Stefano Santarelli e Massimo Vincenti, la Scuola Romana dei Fumetti.
Dal 1998 entra a far parte della scuderia di Sergio Bonelli, lavorando sul personaggio Brendon D’Arkness e nelle miniserie Volto Nascosto e Shanghai Devil. Nel 2015 disegna il Texone Tempesta su Galveston scritto da Pasquale Ruju. Nel 2007 esce per l’editore francese Delcourt la saga dalle venature horror Prediction.


Per onorare la lunga e variegata carriera di Massimo Rotundo, la XXIII edizione di Romics proporrà un incontro d’eccezione al Pala Romics e una mostra di originali delle opere del maestro. Grande rilievo sarà dato alle opere a fumetti e in particolare ai suoi lavori su Tex, mitico personaggio bonelliano che compie quest’anno 70 anni dalla sua prima pubblicazione. Presenti in mostra anche installazioni, bozzetti per il cinema ed esempi delle diverse forme d’arte con cui si è confrontato Rotundo, dal cinema d’animazione alla grafica, dalla pittura all’illustrazione, per un viaggio nella trasversalità del fumetto e nelle sue contaminazioni.